Sostenibile, coraggiosa ed efficiente: la mobilità in 4 città leader mondiali

Tianjin, Parigi, Bogotà e Giacarta hanno vinto negli ultimi anni il Sustainable Transport Award, il concorso globale che ogni anno menziona la città con i migliori progetti realizzati per il rinnovamento della mobilità, in senso più sostenibile e sicuro. Vediamo quali sono

Ogni anno l’Istituto per le Politiche sul Trasporto e lo Sviluppo (ITDP) attribuisce a una città del mondo il Premio per il Trasporto Sostenibile (STA) per gli interventi messi in campo nei dodici mesi precedenti a favore della mobilità non motorizzata. Il titolo rende merito ai progetti più innovativi e all’avanguardia, in grado di migliorare la circolazione pedonale e ciclabile, limitare le emissioni di gas serra e garantire spazi urbani accessibili e sicuri per tutti. Dal 2021 al 2024 le città vincitrici sono state Giacarta, Bogotà, Parigi e, ultima in ordine di tempo, Tianjin, in Cina.
 

Tianjin, un nuovo modello di mobilità in Cina

Città portuale da oltre 15 milioni di abitanti, a circa 150 km da Pechino, Tianjin ha messo in campo «sforzi collettivi per espandere il trasporto non motorizzato e le infrastrutture stradali che migliorano i collegamenti pedonali e ciclabili con il trasporto pubblico», come recita la nota dell’ITDP. Un riconoscimento importante, che potrebbe innescare iniziative simili in altre metropoli del paese, impegnato a raggiungere entro il 2060 la neutralità in termini di emissioni. In particolare, 96 stazioni della metropolitana sono state unite in maniera più efficace alle esistenti reti pedonali, ciclabili e di trasporto pubblico, intervenendo anche sui relativi servizi. Nei pressi di questi hub sono sorti parcheggi per le biciclette, aree verdi e terminal per gli autobus (uno di questi, verticale, utilizzabile da ben sette diverse linee). Interventi di manutenzione straordinaria sono stati eseguiti su 190 arterie stradali (132 chilometri) per migliorarne il manto e il drenaggio, ma soprattutto la separazione dai percorsi riservati a veicoli non a motore. Sono stati ripavimentati 216 metri quadrati di piste ciclabili con pannelli di polimeri, per meglio evidenziare la divisione dal tracciato stradale. Per completare la misura, sono stati installati 82,4 chilometri di binari per delimitare le diverse corsie.
 

Parigi: strade e spazi pubblici per le persone

Rendere le strade e gli spazi pubblici attenti alle esigenze delle persone e non ai bisogni delle automobilila capitale francese ha tradotto questa volontà in investimenti e impegni politici, notati dall’ITDP. L’amministrazione cittadina è intervenuta migliorando i percorsi ciclabili, facendo leva sul capillare servizio di bike sharing cittadino Vélib. Sono state create nuove piste per un totale di 130 chilometri, a cui se ne aggiungono altri 52 di tracciati ciclabili “comparsi” durante la pandemia e inseriti ufficialmente nell’elenco. Si è poi deciso di implementare un’azione di recupero delle aree urbane adibite a parcheggi lungo le strade: entro il 2026 una ogni due verrà riconvertita in zona verde, adatta a ospitare parchi giochi e strutture per biciclette e mobilità condivisa. Un ulteriore aspetto preso in considerazione è stato quello della sicurezza. La città ha infatti adottato il piano Genre et espace public (Genere e spazio pubblico) per rendere i propri spazi sicuri e accessibili alle categorie più esposte (donne, bambini, anziani e persone con disabilità). A questo proposito sono stati creati 170 percorsi ad uso esclusivamente pedonale nelle vicinanze di altrettanti istituti scolastici.
 

Bogotà: un ulteriore passo in avanti

La capitale colombiana ha intrapreso un percorso di lungo respiro che, dalla disastrosa situazione del traffico negli anni ‘90, l’ha condotta a diventare un modello per altre città, trasformazione suggellata dal primo STA nel 2005. A conferma del continuo impegno per una mobilità sicura, accessibile e sostenibile, Bogotà ha conquistato il premio STA per una seconda volta nel 2022.

Gli interventi portati avanti nei mesi precedenti la vittoria si sono concentrati sul segmento più vulnerabile della popolazione cittadina: bambini e ragazzi in età scolare. Per coloro i quali raggiungono la scuola a piedi o in bicicletta, sono stati organizzati gruppi supervisionati da adulti, mentre per chi utilizza i mezzi pubblici sono stati istituiti percorsi protetti e alternativi. Il progetto, solo nel 2021, ha permesso a più di 6000 studenti della capitale di raggiungere le proprie classi in totale sicurezza.
 

Giacarta: un approccio integrato

Dopo anni di attenta pianificazione urbana per favorire metodi di mobilità alternativi all’automobile, la capitale indonesiana è stata la prima città del Sud-Est asiatico a ricevere il STA, nel 2021. Una trasformazione metodica avvenuta con il coinvolgimento della comunità, invitata a esprimere le proprie esigenze e a sottolineare criticità nelle numerose assemblee pubbliche organizzate a tal proposito. È stato quindi lanciato il progetto Jak Lingko, un sistema di integrazione del trasporto pubblico che permette ai cittadini di viaggiare per tre ore con un unico biglietto, a tariffa ridotta su diversi mezzi pubblici come ferrovie pendolari, metropolitane, bus a corto, medio e lungo raggio, servizi di collegamento aeroportuale e i tradizionali taxi collettivi, gli angkot. Parallelamente si è investito sulla manutenzione dei percorsi pedonali, per garantire collegamenti e spostamenti sicuri per il pubblico: sono stati costruiti 205 chilometri di marciapiedi e numerose strade sono state riconvertite in zone ad uso pedonale esclusivo. La rete ciclabile è stata potenziata, con nuovi tracciati per circa 63 chilometri, percorribili con le biciclette messe a disposizione dal primo servizio di sharing della città.


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