Gli ultimi anni sono stati i più difficili per il settore aereo. Prima, la pandemia Covid-19 ha fatto crollare la domanda, facendo ritornare indietro il traffico aereo di 30 anni e, adesso, la guerra in Ucraina.
Gli effetti del conflitto sono molto importanti per diversi motivi: in primo luogo, per il blocco delle compagnie aeree europee con il divieto di sorvolo sopra la Russia e l’Ucraina. Secondo, questa guerra ha portato a un forte aumento di prezzo del petrolio, con in più la debolezza dell’euro contro il dollaro che ha, come conseguenza, quella di fare incrementare la voce di costo carburante per le compagnie aeree.
Siamo di fronte ad una “tempesta perfetta”, con problemi sia dal lato della domanda che dal lato dell’offerta.
C’è da ricordare che il settore aereo è stato sempre in grado di riprendersi dopo tutti gli accadimenti tragici (terrorismo, crisi economica, etc..) e che la crescita è stata molto importante negli ultimi decenni: ad esempio tra il 1997 e il 2019 il mercato aereo italiano è passato da 53 a 161 milioni di passeggeri.
La crisi ucraina ha comunque degli aspetti che sono difficili da prevedere. La chiusura dello spazio aereo sopra la Russia provoca un allungamento delle rotte intercontinentali verso l’Asia per le compagnie aeree europee.
Va notato che, a causa del Covid-19 e delle restrizioni ai viaggi di molti paesi asiatici ancora in vigore, il mercato aereo verso queste aeree si era già ridotto in maniera davvero rilevante. Da un lato, tuttavia, diversi stati di quelle regioni ora stanno togliendo restrizioni ai viaggi (da ultima la Corea del Sud, che ha tolto la quarantena per i passeggeri vaccinati), dall’altro la chiusura dello spazio aereo ha comunque effetti molto negativi.
La Russia è sempre più isolata e la decisione di “sequestrare” gli aerei delle compagnie di leasing europee e americane avrà una conseguenza di lungo periodo, dato che il paese non viene più considerato un partner affidabile nel settore aereo.
Il paese si trova inoltre sempre più ai margini avendo sospeso i voli internazionali delle proprie compagnie aeree, probabilmente per cercare di utilizzare gli aerei (che non hanno più pezzi di ricambio, per via delle sanzioni) sulle rotte domestiche il più a lungo possibile.
L’allungamento delle rotte aeree ha un impatto importante per quanto riguarda il settore cargo, dato che oltre un quarto del valore della merce che viaggia tra Cina ed Europa utilizza questa modalità.
Questo aspetto porterà ad un aumento dei prezzi per il trasporto di beni materiali e prodotti, dopo due anni durante i quali le cifre a listino erano già aumentate in maniera rilevante, a causa della restrizione dell’offerta.
Per quanto riguarda il mercato passeggeri, i viaggi verso l’Asia saranno allungati in maniera rilevante, con perdite di tempo e di soldi. I passeggeri assisteranno probabilmente a un aumento dei prezzi dei biglietti, visto l’aumento dei costi affrontato dalle compagnie aeree.
L’effetto congiunto dell’aumento del prezzo del carburante e dell’allungamento delle rotte avrà dunque un effetto importante sui costi e conseguentemente sulla domanda (già ridotta, tra le altre cose, dal Covid-19).
Non è facile prevedere quanto le sanzioni dureranno, dal momento che sono scaturite come diretta conseguenza dell’aggressione russa all’Ucraina. È chiaro che, se anche tali blocchi e sanzioni venissero cancellati nel breve periodo, le conseguenze per il trasporto aereo rimarrebbero.
Innanzitutto, dopo questa guerra è chiaro che la Russia non è più un partner affidabile e questo sarà tenuto in conto da tutto il settore dell’aviazione civile globale.
L’incertezza che ha accompagnato il settore negli ultimi due anni di pandemia rischia di diventare un fattore strutturale; ma l’incertezza ha un prezzo che si paga con maggiori costi per un settore dove i cosiddetti “shock esterni” hanno sempre avuto un peso rilevante.
Il mercato aereo ha estremamente bisogno del trasporto intercontinentale e del mercato asiatico. Quando le restrizioni al Covid-19 verranno eliminate da tutti i paesi, si spera che il trasporto aereo sopra la Russia sia tornato alla normalità.
Il settore aereo sarà in grado di superare anche questa ennesima crisi, ma è certo che ci troviamo davvero in mezzo ad una tempesta perfetta.