Mai come quest’anno il termine overtourism è entrato a far parte del linguaggio comune, complice la ripresa del settore viaggi dopo gli anni segnati dalla pandemia e il dibattito suscitato da alcuni episodi del tutto inediti, dall’introduzione del biglietto d’ingresso per chi vuole visitare in giornata Venezia alla decisione del sindaco di Barcellona di porre fine entro il 2029 agli affitti a breve termine, con annesse proteste dei residenti “versus” turisti, fino alla saturazione di Santorini e altri casi simili. Il dibattito sul cosiddetto “turismo mordi e fuggi” è al centro dell’attenzione e una possibile strategia per invertire la rotta, privilegiando una dimensione di viaggio attenta e consapevole, potrebbe essere scegliere destinazioni ancora tutte da scoprire, lontane dai canoni convalidati da tour operator, dai trend social e dai classici stereotipi del turismo di massa.
Dalla Francia profonda al nord della Grecia, ecco 5 idee per trovare le cosiddette mete sottostimate e alternative magari relegate alla categoria “undertourism”. Meno note ma non per questo meno affascinanti, questo genere di località è capace di regalare la pace della natura, la bellezza dell’arte e l’interesse culturale al pari o forse più di quelle più famose, per una vacanza più informata, rispettosa e sostenibile.
Auvers-sur-Oise, Francia
Per gli amanti dell’arte – Impressionismo e Post Impressionismo in particolare – una destinazione da tenere in considerazione oltre a Giverny, città natale di Claude Monet, è Auvers-sur-Oise, comune di circa 7000 abitanti, a soli 34 chilometri da Parigi. La cittadina, inserita da Lonely Planet nella lista di mete da visitare in Francia per evitare folle di turisti oceaniche, ha ospitato Vincent Van Gogh negli ultimi mesi di vita: il pittore, sepolto nel cimitero locale, ha completato qui più di 80 lavori. Tra le altre personalità che vi hanno soggiornato, ricordiamo Paul Cézanne, Charles-François Daubigny e Camille Pissarro. Da vedere: la chiesa di Notre-Dame D’Auvers, immortalata da Van Gogh stesso in diverse tele, il Castello omonimo, il museo dell’assenzio e le dimore e gli atelier degli artisti passati per questa destinazione.
I villaggi di Shirakawa-gō e Gokayama, Giappone
Patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO dal 1995, i villaggi di Shirakawa-gō e Gokayama rappresentano un angolo ancora inesplorato del Giappone. Da Tokyo si raggiunge in treno la cittadina di Kanazawa, da cui è poi consigliato prendere un autobus per arrivare alla stazione di Gokayama, nel cuore dell’altopiano di Hida, tra le prefetture di Gifu e Toyama: il percorso dura all’incirca quattro ore. Una volta giunti a destinazione – consigliata anche da Business Insider come meta da visitare – è raccomandabile salire sul Castello di Ogimachi per godere a pieno della vista sulla vallata, con le tipiche case in stile gassho, dal tetto a forma di triangolo (che ricorda un paio di mani giunte in preghiera). Alcune di queste dimore sono aperte al pubblico e offrono tour guidati, che ne raccontano la storia: l’ultimo piano di queste abitazioni, solitamente distribuite su tre o quattro livelli, veniva infatti utilizzato per la coltivazione dei bachi da seta.
Grecia del Nord
La Grecia è una delle località più apprezzate per il turismo estivo, soprattutto le isole e le città sulla costa. Ma può offrire anche itinerari più avventurosi, selvaggi e lontani dai radar, per chi è appassionato di trekking e anche in vacanza ricerca attività sportive e di movimento. Partendo da Zagoria, comune della regione dell’Epiro, nel giro di tre giorni si sale alla gola del Vikos, che domina gli antichi villaggi di pietra di Vitsa e Koukouli. Da qui si arriva poi a Meteora, località nota per i suoi monasteri a picco sulla montagna. Immancabile è la tappa al monte Olimpo, alcune delle cui vette (ne conta ben 55) possono essere raggiunte a piedi. Il percorso può cominciare dalla cittadina di Giannina, a circa un’ora di volo e quattro di treno da Atene, e terminare a Salonicco. La rivista Forbes ha incluso questo tragitto tra le “avventure da fare in Europa senza calca”.
Trieste, Italia
Una città tutta da scoprire, che unisce storia ed età contemporanea, bellezze naturalistiche e tesori artistici. Affacciata sull’omonimo Golfo, nell’Alto Adriatico, tra la penisola italiana e quella istriana – la Slovenia, con cui confina, dista solo qualche chilometro – Trieste rappresenta da sempre un ponte tra l’Europa meridionale e quella centrale, e mescola influenze mediterranee, slave e mitteleuropee, visibili ancora oggi nelle architetture, nella cucina tipica e nell’atmosfera che si respira tra le sue vie (molte delle quali in salita). Citata anche dal National Geographic, è facilmente raggiungibile in aereo – l’aeroporto di riferimento è quello cittadino, Ronchi dei Legionari – o in treno, a solo due ore dalla città lagunare. Trieste è soprattutto nota per Piazza Unità d’Italia, la piazza principale con vista su Molo Audace, il Canal Grande, un canale navigabile che attraversa il centro cittadino, il castello di San Giusto, edificato in epoca asburgica, e quello di Miramare, dimora dell’arciduca d’Austria e poi imperatore del Messico.
Sumba, Indonesia
Una delle isole dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, che comprende tra le altre anche Bali, Sumba è un luogo magico, che combina spiagge tropicali, cascate (quelle di Lapopu le più ammirate), pianure abitate da cavalli selvaggi, piscine naturali (quelle di Waimarang sembrano ricordare i cenotes messicani) e villaggi tradizionali (i cosiddetti kampung, le cui abitazioni sono costruite con paglia e foglie di attap, un tipo di palma), come racconta Condé Nast Traveller. L’isola è la destinazione perfetta per chi ama un turismo lento e consapevole, attento alla natura e alla fauna della località visitata. Da Sumba, infatti, si può facilmente raggiungere il Parco Nazionale di Komodo, area naturale Patrimonio dell’Unesco che ospita più di 5700 esemplari di draghi o varano di Komodo.