Il settore del turismo è pronto a tornare quasi ai livelli del 2019, sfiorando il valore del prodotto interno lordo globale generato nell’ultimo anno pre-Covid, quando il comparto era al suo massimo, per solo un 5% in meno. È quanto emerge dalle stime elaborate dal World Travel & Tourism Council, secondo cui il turismo raggiungerà i 9.500 miliardi di dollari entro fine 2023, con 34 paesi che hanno già superato i livelli del 2019. Questa crescita si innesta su un trend di ripresa già in corso nel 2021 (+24,7%) e nel 2022 (+22%), grazie all’allentamento dell’emergenza pandemica, sebbene la guerra russo-ucraina e il prolungarsi delle restrizioni in Cina abbiano avuto un impatto significativo nel frenare il recupero globale.
Nell’era della transizione ecologica e digitale, la comunità globale è chiamata a ripensare e valorizzare percorsi turistici alternativi, dove sostenibilità e innovazione possono fare coppia con la bellezza dei luoghi naturali, l’esperienza di viaggio e l’incontro con le culture locali. Sotto questa lente, Infra The Mundys Journal ha selezionato una lista di cinque mete da scoprire per i viaggi di questa estate, ispirata dalle 30 destinazioni “Best in travel 2023”, di Lonely Planet. Scopriamole insieme.
Malta
A metà strada fra Europa e Africa, nel cuore del Mediterraneo, Malta è da sempre una delle mete più ambite per il turismo, offrendo ai visitatori le formule più varie di residenza, dai resort a cinque stelle, ai viaggi-studio fino ai campeggi. Le bellissime spiagge, come quella dorata di Ramla Bay, offrono la possibilità di una vacanza all’insegna del relax. L’arcipelago è all’avanguardia in fatto di sostenibilità e, in particolare, Malta è stata premiata dall'Ue con l’Eden Awards (European Destinations of Excellence), un riconoscimento per gli sforzi in materia, nel 2016. È quanto si può osservare già approdando al porto a La Valletta, dove un sistema di elettrificazione delle banchine (shore-to-ship) permette alle navi da crociera di attraccare, senza bisogno di consumare carburante. Grazie a questo sistema, denominato Nidec Asi, si calcola che vengono risparmiate quasi 40 tonnellate di emissioni inquinanti all’anno.
Machu Picchu, Perù
Il Perù ha investito molto nel corso degli anni per attirare visitatori attraverso formule di viaggio “verde”. Green Destination elenca ogni anno le cento migliori destinazioni per il turismo sostenibile, e non a caso nella lista del 2021 ben nove erano peruviane. Tra le varie iniziative bisogna citare la barca solare a emissioni zero, ”Amazon Dolphin Adventure”, che permette di solcare le acque del mitico Rio delle Amazzoni, ammirando il delfino rosa e senza emettere gas serra. Il Perù vanta anche la prima attrazione turistica certificata “Carbon Neutral” dalla Green Initiative, il Machu Picchu, patrimonio Unesco, terzo sito archeologico per grandezza a livello mondiale, una delle sette meraviglie del mondo moderno. Tra le numerose iniziative va citata l’installazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti e la produzione di carbone naturale (biochar).
Dresda, Germania
La storia di Dresda è fatta di rinascita e continui cambiamenti nel corso dei secoli. Colpita da guerre e disastri ambientali, è stata tra i più importanti centri industriali della Repubblica Democratica Tedesca, venendo completamente ricostruita nei decenni successivi al secondo dopoguerra e alla guerra fredda. Il centro storico è stato rifatto quasi uguale a una volta, ma la capitale della Sassonia non guarda al passato anzi, si dimostra all’avanguardia, nell’urban design e negli obiettivi ambientali. Tra gli esempi di architettura sostenibile è possibile annoverare la centrale elettrica, trasformata in un edificio culturale e la Fabbrica di Vetro del gruppo Volkswagen, dove sono stati piantati quasi 300 alberi e inserite speciali lampade per proteggere gli insetti. Il centro storico segue il trend delle car free city e dispone di un sistema di trasporti avanzato ed efficiente. A disposizione dei cittadini sono state messe bici in sharing e costruite piste ciclabili. La città punta a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.
Fukuoka, Giappone
Fukuoka è la città a maggior crescita in Giappone e probabilmente anche la più innovativa, un perfetto esempio di smart city. Affacciata sul mar del Giappone, è diventata terreno fertile per le imprese innovative e sono nati alcuni hub dell’innovazione come il Fukuoka Growth Next. Da evidenziare i grandi investimenti nella rete 5G e in nuove soluzioni tecnologiche come le automobili a guida autonoma e la telemedicina.
La città è popolata soprattutto da giovani, molti dei quali stranieri, attirati dal fitto tessuto innovativo e cosmopolita. Fukuoka possiede anche un’anima tradizionale, la città vecchia è costruita intorno al castello, all’interno del quale vi sono numerosi giardini. La città offre un compromesso equilibrato tra vita cittadina e contatto con la natura, oltre ai numerosi spazi verdi sono facilmente raggiungibili le spiagge e le montagne vicine: come il lungomare di Momochi o Keya Beach.
Palawan, Filippine
Considerata da molti estimatori “l’isola più bella del mondo”, questo arcipelago è dotato di una vastissima biodiversità di flora e fauna, protetta da regole e iniziative speciali per preservarne la ricchezza. Il turismo di massa rappresenta un rischio per l’ambiente e spesso causa danni agli ecosistemi, ma Palawan ha deciso di puntare verso la direzione opposta. Lo “slow tourism” si basa sul piacere di vivere i posti e immergersi nei dettagli: meno persone, magari, ma più interessate a scoprire a fondo la bellezza del luogo e la cultura locale. Per esempio, utilizzando soluzioni di trasporto basati sulla condivisione che minimizzano l’impatto ambientale, come barche e bus. L’ente del turismo ha eliminato la plastica e ha promosso attività per la gestione dei rifiuti, la pulizia delle spiagge nonché delle falde acquifere sotterranee.