I Paesi arabi sembrano oggi molto concentrati sulla crescita sostenibile. Sharm el-Sheik ospiterà a novembre il World Climate Summit - The Investment COP27. L’evento di quest’anno è allineato con le priorità della presidenza della COP27 e si concentrerà sull’accelerazione dei finanziamenti per il clima, oltre a mostrare le migliori pratiche e soluzioni climatiche innovative. Il World Climate Summit - The Investment COP si concentra sulla creazione di cosiddetti “ambition loop” attraverso partenariati pubblico-privati e un dialogo approfondito per velocizzare il raggiungimento degli obiettivi climatici globali, adottando e condividendo le migliori pratiche e strategie per un’azione catalitica sul clima. Queste iniziative saranno fondamentali per conseguire i target climatici del 2030 e realizzare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
L’anno prossimo sarà ancora una volta il mondo arabo a ospitare negli Emirati Arabi Uniti l’edizione COP28 a Expo City Dubai, il quartiere ereditato dai sei mesi di esposizione mondiale nel 2020, riaperto al pubblico all’inizio di ottobre.
«Sia l’Expo 2020 che la COP28 condividono obiettivi simili», ha dichiarato lo sceicco Mohammed bin Rashid, vicepresidente e sovrano di Dubai, che ha aggiunto: «Puntare alla sostenibilità e promuovere l’azione internazionale sono passi essenziali per affrontare le sfide globali».
La scelta di Dubai Expo City come sede della COP28 si basa sul lascito e sul messaggio della stessa esposizione mondiale: “Connecting Minds, Creating the Future”. Gli obiettivi chiave dell’Expo 2020 erano infatti la sostenibilità, le opportunità e la mobilità, racchiuse nell’infrastruttura sostenibile dello stesso sito espositivo.
Si prevede che la conferenza chiamerà a raccolta più di 45mila partecipanti al giorno, tra cui capi di Stato, funzionari di governo, leader industriali internazionali, rappresentanti del settore privato, esponenti del mondo accademico, esperti e rappresentanti delle organizzazioni della società civile.
È quindi il momento di puntare su propositi con dei benefici.
«È una falsa dicotomia affermare che bisogna scegliere tra i profitti aziendali e l’impatto sul mondo. I nostri risultati dimostrano che è possibile fare entrambe le cose contemporaneamente», ha dichiarato Enrique Lores, amministratore delegato di HP. La stessa convinzione è stata condivisa con il pubblico in occasione dell’inaugurazione ufficiale dell’Innovation Hub all’Aeroporto di Roma Fiumicino a metà ottobre.
Ecco qualche cifra: l’86% delle aziende prevede una crescita dei ricavi grazie a una maggiore attenzione alla sostenibilità; il costo del capitale per le aziende con qualifica Esg cala del 10%; il valore stimato per gli asset Esg globali è di 53mila miliardi di dollari entro il 2025; su 2mila studi condotti, il 63% rivela un nesso tra le dichiarazioni Esg e i rendimenti azionari positivi (fonte: HSBC, Bloomberg Intelligence; McKinsey).
Negli Emirati Arabi Uniti sono in atto numerose strategie federali e locali che stabiliscono obiettivi chiari per un futuro più sostenibile per il Paese. Tali iniziative comprendono, fra l’altro, la UAE Vision 2021, il piano UAE Centennial 2071 e la UAE Energy Strategy 2050, che fissa al 50% il target di energia pulita per il Paese.
È in quest’ottica che, dopo il successo del Gitex Global, l’evento più grande e inclusivo al mondo dedicato alla tecnologia e alle start-up, è stato concepito e creato a Dubai un nuovo format. Si tratta del Gitex Impact, in calendario il prossimo 10-12 maggio 2023, ispirato dall’intervento del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sullo stato del pianeta: «Riappacificarsi con la natura è la priorità del XXI secolo».
Al Gitex Impact sarà possibile entrare in contatto con la leadership che guida il cambiamento, con oltre 7.500 professionisti attesi da diversi settori per stringere nuove partnership, discutere di obiettivi Esg, individuare prodotti e soluzioni. Alimentato dalla più influente rete globale, il Gitex Impact è un nuovo evento che prende le mosse da un’eredità consolidata di 42 anni di Gitex Global, un movimento globale che ha già portato a risultati significativi. Protagonista sarà il tema dell’ambiente con i suoi molteplici risvolti: dalla decarbonizzazione all’azzeramento delle emissioni nette, dalla biodiversità alla gestione idrica, dalle risorse all’economia circolare. E poi ancora la sostenibilità sociale, con le pari opportunità, la diversità e l’inclusione, la privacy dei dati e il futuro del lavoro, e naturalmente la governance, con le informative ESG, la conformità, la diversità dei consigli di amministrazione, la retribuzione dei dirigenti e la sicurezza informatica.
Sempre più importante sarà il Cso Business Club, perché è proprio dai vertici che parte la strada per il progresso. Ecco quindi che il Gitex Impact si propone anche di coinvolgere i Chief sustainability officer per guidare la transizione attraverso la collaborazione in termini di best practice e soluzioni tecnologiche avanzate. Il Club sarà un gruppo privato su invito dedicato ai dirigenti senior che si occupano di sostenibilità. Il Gitex Impact Cso Business Club sarà un luogo di incontro per i principali stakeholder della sostenibilità, che potranno scambiarsi idee pionieristiche e confrontarsi su intuizioni e strategie attuabili per raggiungere gli obiettivi Esg e stabilire nuovi punti di riferimento nelle innovazioni per la sostenibilità.
Insomma, un’autorevole cerchia di dirigenti impegnati a favore della sostenibilità nei settori bancario e finanziario, manifatturiero, energetico, dei trasporti e della logistica, della vendita al dettaglio e dei beni di consumo a rapida rotazione, dell’alimentazione e dell’agricoltura, dei viaggi e del turismo, dell’ambiente e dei rifiuti.