Algoritmi per un aeroporto più efficiente e sicuro con Assaia

Software di intelligenza e visione artificiale permettono di ottimizzare il turn-around degli aerei, riducendo sprechi di risorse e di tempo, garantendo in definitiva un miglior servizio al passeggero. Assaia partecipa al percorso dell’Innovation Hub di Aeroporti di Roma ed è una storia “Rocket”

Assaia brings visibility to all turnaround processes, which then translate into fewer delays, greater efficiencies and a more sustainable airport

Efficienza e sicurezza nel segno dell’innovazione: sono questi alcuni dei valori di Assaia, giovane e già avviata società di software per il settore aeroportuale. Grazie a una piattaforma (ApronAI) basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale e al lavoro di un team di esperti di informatica, questa compagnia fornisce previsioni operative accurate per la gestione del turn-around, cioè il momento tra l’atterraggio in aeroporto e il decollo di un aereo. L’obiettivo è migliorare l’efficienza delle compagnie aeree e l’esperienza di viaggio dei passeggeri, garantendo la sostenibilità economica e ambientale dell’intero processo. Guidata dal Ceo Max Diez, Assaia è stata selezionata nel corso di una “Call for Ideas” di Aeroporti di Roma, per partecipare a un percorso di accelerazione d’impresa nel nuovo Innovation Hub, presso lo scalo “Leonardo da Vinci”. La storia di Assaia è tra i “Rocket” di Infra Journal, la rubrica dedicata alle più interessanti sfide nel campo delle infrastrutture e della mobilità digitale e sostenibile. Abbiamo intervistato il team. 

Quale problema intende risolvere la vostra impresa? E come è nata l’idea?

«I circa 45 minuti che intercorrono tra l'atterraggio e il decollo di un aereo sono noti come la "scatola nera" dell'aeroporto. Durante questo periodo, detto turn-around, oltre 300 attività devono essere completate da più di 75 persone diverse. Nella maggior parte dei casi, nessuno ha visibilità di queste azioni o interazioni che contribuiscono a causare problematiche prevenibili come ritardi, perdite stimate fino a 48 miliardi di dollari all’anno ed anche emissioni di CO₂ in eccesso. Utilizzando l'intelligenza e la visione artificiale insieme al nostro database di oltre 1,5 milioni di voli monitorati, Assaia è in grado di portare visibilità su tutti i processi di turn-around, che poi si traducono in minori ritardi, maggiori efficienze ed un aeroporto più sostenibile». 

Qual è la storia della vostra impresa?

«Assaia ha la sua sede principale a Zurigo, in Svizzera, e un’altra sede negli Stati Uniti a New York. Costituita nel 2018, è composta da una combinazione di veterani dell'industria aeronautica ed esperti di informatica».

Qual è il valore aggiunto che può offrire la vostra realtà innovativa, nel suo modo di lavorare e di pensare, rispetto ad altri competitor?

«Assaia ottimizza le risorse fornendo consapevolezza in tempo reale dei mezzi aeroportuali e del capitale umano al fine di consentire un processo decisionale proattivo, risparmiando così sui costi, garantendo una collaborazione efficace, incidendo sulla puntualità delle prestazioni e, infine, sull'esperienza dei passeggeri. Siamo l'unica soluzione AI per aeroporti e compagnie aeree implementata e collaudata e, fornendo al personale di terra una visione completa di ogni attività, consentiamo loro di potersi concentrare su ciò che conta davvero, rendendo al contempo l’ambiente di lavoro più sicuro». 

Quali risultati avete ottenuto fino ad oggi?

«Stiamo lavorando con più di 30 aeroporti e compagnie aeree principali, tra cui l'aeroporto internazionale di Seattle-Tacoma, il terminal internazionale JFK, London Heathrow, Alaska Airways e British Airways. Ciascuna delle nostre implementazioni ha dimostrato in modo misurabile che ApronAI è una soluzione necessaria per aumentare notevolmente l'efficienza e la sicurezza, migliorando anche la sostenibilità». 

Come funziona la tecnologia alla base della vostra innovazione?

«Assaia trasforma la “scatola nera dell’aeroporto”, quel momento che interessa le operazioni che si svolgono tra l’atterraggio e il decollo, in una scatola di vetro, permettendo non solo di avere consapevolezza in tempo reale della situazione, ma anche previsioni accurate ed un processo decisionale efficiente durante il turn-around. Assaia ApronAI utilizza la visione artificiale per rilevare gli eventi che avvengono in questo lasso di tempo dai videostream, e sfrutta i dati operativi precedentemente inutilizzati per portare efficienza, sicurezza e sostenibilità all’intero procedimento». 

Quali sono i vantaggi quantificabili della vostra soluzione (nella gestione aeroportuale / esperienza del passeggero)?

«I nostri clienti sono riusciti a ottimizzare le risorse, garantire la sicurezza nell’area di stazionamento e gestire le loro metriche di sostenibilità per rispettare la legislazione. A London Heathrow, Assaia è stata in grado di prevedere l'impatto di una riduzione dei tempi di attesa (buffer) per lo svolgimento delle operazioni di pianificazione dei gate, che si tradurrebbe in quattro ulteriori slot disponibili per un gate durante le ore di punta. La visione artificiale consente il monitoraggio e gli avvisi per incidenti di sicurezza durante tutto il processo di turn-around, garantendo il pieno controllo della sicurezza dei passeggeri, del personale e di risorse. All'aeroporto di Aberdeen è stata osservata una riduzione del 60 per cento dei comportamenti non sicuri. Utilizzando il Predicted Off Block Time (POBT) di Assaia, il monitoraggio del tempo di esecuzione dell'unità di potenza ausiliaria (Auxiliary Power Unit o APU, che viene impiegato per la produzioni di energia non direttamente utilizzata a scopo propulsivo), gli avvisi e i dati in tempo reale, le emissioni di CO₂ possono essere ridotte e segnalate per garantire il rispetto delle metriche previste dalla legge. L'aeroporto internazionale di Seattle-Tacoma è stato in grado di ridurre le emissioni di 1,5 milioni di kg di CO₂ all'anno grazie alle nostre soluzioni». 

Quali sono le opportunità di mercato che avete trovato e i punti di forza che secondo voi rendono appetibile il contenuto del vostro progetto?

«È interessante notare che abbiamo scoperto che il costo di implementazione delle nostre soluzioni è diminuito man mano che la tecnologia si è evoluta, anche durante un periodo di inflazione. Attualmente, i costi di Assaia rappresentano una percentuale molto piccola della spesa per la tecnologia aeroportuale e tuttavia offrono un comprovato valore finanziario e di sostenibilità».

Nel processo di accelerazione del business, come intendete proseguire le vostre attività di sviluppo?

«Con l'aumento delle preoccupazioni economiche in tutto il mondo, gli aeroporti sono alla ricerca di modi per fare di più con meno, senza compromettere la sicurezza, la sostenibilità e la soddisfazione dei passeggeri. L'intelligenza artificiale offre l'opportunità perfetta per utilizzare i dati che gli aeroporti e le compagnie aeree hanno già, così che possano prevedere e pianificare in modo più efficiente, risparmiando sui costi in modo esponenziale. Oggi una gestione rapida dei turn-around permette di ottimizzare le operazioni aeroportuali, e investire in nuove tecnologie che ne migliorino la sicurezza e l’efficienza è fondamentale per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti».

Che cos'è Rocket

“Rocket” è la rubrica di Infra Journal dedicata alle startup più interessanti nel mondo delle infrastrutture, della mobilità e delle smart city. In primo piano, ci sono le innovazioni, le storie, le ambizioni e il volto di chi ci lavora, per conoscere il valore aggiunto che distingue ciascuna di queste giovani realtà imprenditoriali. Rockets è un viaggio tra risposte innovative a esigenze comuni, un percorso destinato a scoprire come queste imprese emergenti si sviluppano e crescono, le strategie per mettere in “rampa di lancio” le proprie idee con l’obiettivo di “decollare” e “volare” con la forza del proprio business, affermandosi così sul mercato.

Uno spazio particolare è riservato ai progetti sviluppati da startupper di tutto il mondo e presentati all’Innovation Hub dell’aeroporto Leonardo da Vinci, per un’iniziativa di “open innovation” dei servizi e della gestione aeroportuale di Aeroporti di Roma. In risposta alla “Call for ideas” di ADR hanno manifestato interesse circa 530 start up, di cui 96 (62 italiane e 34 straniere) hanno presentato la candidatura per usufruire degli investimenti offerti da ADR a sostegno delle idee innovative.


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