Ottobot di Ottonomy al servizio in un aeroporto

Ottobot di Ottonomy al servizio in un aeroporto

Lo snack in aeroporto arriva “da solo”: c’è il robot-delivery Ottobot

Programmato per navigare in ambienti affollati come parcheggi e scali, Ottobot è il veicolo autonomo di Ottonomy.IO per la consegna di prodotti al dettaglio già presente in Europa e Nord America. La startup selezionata per l’Innovation Hub di Aeroporti di Roma viene dagli Stati Uniti ed è la nuova storia per la rubrica “Rocket” di Infra Journal

Ottobot: un piccolo robot completamente automatizzato, è l’innovazione che Ottonomy.IO presenta sul mercato come servizio di delivery di prodotti alimentari e consegna al dettaglio negli ambienti affollati, tra cui anche gli aeroporti. Selezionata per partecipare alla “Call for Ideas” di Aeroporti di Roma (ADR) all’interno dell’Innovation Hub inaugurato lo scorso ottobre nello scalo “Leonardo da Vinci”, questa startup potrà usufruire degli investimenti offerti da ADR a sostegno delle idee innovative. Ottobot è la soluzione tecnologica che la startup offre in risposta alle esigenze del mondo del lavoro mutate in modo drammatico durante il periodo pandemico, soprattutto sul fronte degli ordini di consegna. Ottonomy è una storia per “Rocket”, la rubrica di Infra Journal dedicata alle storie delle realtà imprenditoriali giovani e innovative. 

Quale problema intende risolvere la vostra startup? E come è nata l’idea?

«Ottonomy.IO è nata nel bel mezzo della pandemia, un periodo in cui si è registrato un aumento del 700% degli ordini di consegna di cibo e generi alimentari online. Il nucleo centrale del team di Ottonomy si è formato mettendo insieme oltre 50 anni di esperienza per sviluppare "Ottobot", il primo robot completamente autonomo in grado di consegnare prodotti al dettaglio, cibo e bevande in qualsiasi aeroporto e di effettuare consegne dal primo all’ultimo miglio. Il calo senza precedenti degli affari, causato dalla pandemia nel 2020, ha messo a dura prova l'industria dell'ospitalità e della ristorazione e il nostro team ha progettato una soluzione innovativa ad alta tecnologia per compensare la carenza di manodopera». 

Qual è la storia della vostra startup?

«Ottonomy consente consegne robotizzate completamente autonome (tramite Ottobot) per il settore aeroportuale, della vendita al dettaglio e della ristorazione, utilizzando robotics-as-a-service, un modello commerciale RaaS. Gli Ottobot hanno iniziato a funzionare durante la pandemia del 2020 e sono in grado di navigare senza problemi sia in ambienti interni che esterni, in particolare in mezzo alla folla e alle aree congestionate». 

Quali risultati avete ottenuto fino ad oggi? 

«Gli Ottobot sono stati lanciati commercialmente nell’aeroporto di Cincinnati-Covington, Kentucky, nel dicembre 2021. Oggi siamo una società pluripremiata che si è espansa a livello globale in Europa, Canada e Italia, con ulteriori lanci e partnership previsti per il 2023». 

Come funziona la tecnologia alla base della vostra innovazione?

«Sfruttando l'esperienza dei settori dell'automazione industriale e delle piattaforme autonome, abbiamo sviluppato uno stack software (sottosistemi di software indipendenti che insieme consentono l’esecuzione di un’applicazione, ndr) per navigare con successo in ambienti complessi, compresi quelli estremamente densi e affollati come aeroporti e parcheggi. Gli Ottobot creano una "mappa digitale" dell'area di servizio e si localizzano all'interno di tale mappa. La loro posizione viene aggiornata in tempo reale sulla mappa mentre navigano autonomamente per consegnare gli ordini. L'ecosistema di Ottonomy consente ai partner e alle aziende clienti di lanciare, gestire e controllare la flotta di robot utilizzando una Network Operation Console che può essere facilmente integrata con il sistema POS (Point of sale) ed ERP (Enterprise Resource Planning) già esistente». 

Quali sono i vantaggi quantificabili della vostra soluzione (nella gestione aeroportuale / esperienza del passeggero)?

«Le aziende si trovano ad affrontare una carenza di manodopera senza precedenti, unita ad un aumento dei salari. I robot per le consegne completamente autonomi di Ottonomy aiutano le organizzazioni a ridurre le sfide legate al personale e a fornire una soluzione di consegna più efficiente dal punto di vista dei costi, migliorando al contempo l'esperienza dei passeggeri e garantendo i massimi livelli di servizio». 

Quali sono le opportunità di mercato che avete trovato e i punti di forza che secondo voi rendono appetibile il contenuto del vostro progetto? 

«Ottonomy ha stretto diverse partnership strategiche con leader mondiali nella gestione, nelle operazioni e nell’assistenza della robotica, che ci consentono di aumentare rapidamente la diffusione dei robot negli aeroporti e nei ristoranti di tutto il mondo». 

Qual è il valore aggiunto che può offrire la vostra realtà di giovane startup, nel suo modo di lavorare e di pensare, sia rispetto a quelle più affermate sul mercato che nell'open innovation con altri più strutturati?

«Il sistema complessivo di Ottonomy.IO è una soluzione altamente scalabile e flessibile che utilizza una suite completa di strumenti per la gestione di una flotta di robot distribuiti in diverse aree geografiche. L'esperienza manageriale di Ottonomy.IO nello sviluppo di soluzioni autonome basate su piattaforme per clienti industriali consente all'azienda di identificare e sviluppare innovazioni di robotica autonoma e di distribuire rapidamente l'assistenza necessaria ai clienti delle imprese».

Quali sono i prossimi passi che intendete intraprendere (nel processo di accelerazione del business)? E quali obiettivi vi ponete nel medio-lungo periodo?

«Ottonomy.IO sta discutendo con diversi rivenditori, ristoranti e aeroporti in tutto il mondo, con l'intenzione di utilizzare gli Ottobot per la vendita al dettaglio e le consegne di cibo; questa nostra tecnologia è attualmente in fase di valutazione per diversi ambiti di utilizzo da parte di uno dei maggiori rivenditori al mondo». 

Che cos'è Rocket

“Rocket” è la rubrica di Infra Journal dedicata alle startup più interessanti nel mondo delle infrastrutture, della mobilità e delle smart city. In primo piano, ci sono le innovazioni, le storie, le ambizioni e il volto di chi ci lavora, per conoscere il valore aggiunto che distingue ciascuna di queste giovani realtà imprenditoriali. Rockets è un viaggio tra risposte innovative a esigenze comuni, un percorso destinato a scoprire come queste imprese emergenti si sviluppano e crescono, le strategie per mettere in “rampa di lancio” le proprie idee con l’obiettivo di “decollare” e “volare” con la forza del proprio business, affermandosi così sul mercato.

Uno spazio particolare è riservato ai progetti sviluppati da startupper di tutto il mondo e presentati all’Innovation Hub dell’aeroporto Leonardo da Vinci, per un’iniziativa di “open innovation” dei servizi e della gestione aeroportuale di Aeroporti di Roma. In risposta alla “Call for ideas” di ADR hanno manifestato interesse circa 530 start up, di cui 96 (62 italiane e 34 straniere) hanno presentato la candidatura per usufruire degli investimenti offerti da ADR a sostegno delle idee innovative.


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