Una vista su piazza della Vittoria, Genova

Una vista su piazza della Vittoria, Genova

«Gratis». La rivoluzione che non ti aspetti, a Genova

La scommessa vinta dal capoluogo ligure: titoli di viaggio gratuiti e riduzione dei prezzi fino al 55% in meno per aumentare il fatturato. Ecco come ci è riuscita Amt, la società che gestisce il trasporto pubblico

Genova ha abbondantemente superato Roma e Milano nella percentuale di gratuità nei trasporti e da qui al 2026,  punta alla piena valorizzazione del modello di smart city, il che potrebbe significare pedonalizzare ampie aree del centro storico. Il capoluogo ligure, grazie all’integrale copertura cittadina con telecamere dedicate conta di potere avere un controllo capillare di tutti gli accessi alla città.

Questo passaggio, coniugato con l’obiettivo dell’integrale elettrificazione dei mezzi pubblici sempre al 2026, con la realizzazione dei parcheggi di interscambio e una politica di trasporti pubblici effettuato con mezzi elettrici nuovi, tabelle operative con altissime frequenze, abbonamenti gratuiti per ampie fasce di utenti e mezzi o al 55% in meno rispetto al passato, dovrebbe consentire una drastica riduzione del numero di ingressi di auto. 

Uno degli attori principali di questa rivoluzione è AMT, la società che gestisce il trasporto pubblico locale genovese che serve il capoluogo e i 66 comuni della città metropolitana con metrò, autobus, bus e filobus, funicolari, ascensori, ferrovia a cremagliera, ferrovia  Genova  Casella e Navebus. La rivoluzione che ha effettuato ha portato alla creazione di tre differenti abbonamenti annuali, il più caro dei quali costa 295 euro e l’ampliamento della gratuità di molta parte del trasporto urbano. La metropolitana e gli ascensori sono gratuiti per tutti i residenti mentre gli over 70 e gli under 14 non pagano anche su autobus e filobus.

Amt è guidata da Ilaria Gavuglio che illustra i numeri del successo del progetto. «Nei primi quattro mesi del 2023 Genova contava 16.700 abbonati l’anno, alla medesima data nel 2024 erano 46.674. Questo ha comportato un incremento del fatturato di quattro milioni rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, e consideriamo che nel 2023 gli under 14 e gli over 70 pagavano il titolo di viaggio e l’abbonamento. È un risultato incredibile, dal momento che uno degli obiettivi aziendali era proprio coprire con l'aumento degli abbonati paganti le gratuità».
 

Quanti sono gli abbonamenti gratuiti? 

«Sono stati 58.500. Gli abbonamenti a pagamento non solo li hanno completamente compensati ma hanno anche generato un incremento di fatturato che, ripeto, non era prudenzialmente atteso. Abbiamo applicato un principio economico: più scende il prezzo più naturalmente la domanda aumenta. Però abbiamo notato che il decremento del prezzo dev’essere importante. Abbiamo abbattuto il costo degli abbonamenti del 55%. Quello che ieri costava 650 euro oggi costa 295 euro e questo è stato alla base del rapido aumento del numero degli abbonati. La reazione dell’utenza ha superato ogni immaginazione».
 

Da un punto di vista ambientale quali sono stati fino adesso gli obiettivi raggiunti? Contate di raggiungere nel 2026 l’elettrificazione completa dei mezzi, giusto?

«Sì, è così. Ad oggi abbiamo 144 mezzi elettrici, siamo ai primi posti in Italia come percentuale di linea esercitata con mezzi elettrici e abbiamo l’obiettivo di elettrificare tutta la flotta urbana entro i primi mesi del 2026. Questo è possibile grazie alle risorse che ci mette a disposizione l’amministrazione, il Comune di Genova, tramite il Pnrr. Amt ha avviato un piano di elettrificazione già dal 2019. Ad oggi abbiamo misurato l’abbattimento degli agenti inquinanti che si attesta, rispetto al 2019, al 13% in meno come emissioni di CO₂ ogni 100mila chilometri, del 51% di ossidi di azoto (NOx) su 100mila Km, del 44% in meno di emissioni di ossido di carbonio e del 35% in meno di Pm10. Quindi che cosa significa? Più elettrifichiamo le flotte, più limitiamo l’uso dell’auto privata, spingendo verso un incremento degli utenti del trasporto pubblico e più c’è un effetto moltiplicatore nell’abbattere questi agenti inquinanti».
 

In futuro costruirete una serie di parcheggi  al limite della città per consentire anche a chi è non cittadino di poter usufruire del vostro sistema?

«Sì, anche perchè naturalmente è un progetto, quello  dell’amministrazione, che si fonda proprio sulla logica dell’interscambio; quindi l’utente che arriva in auto, potrà lasciarla nei parcheggi di interscambio che verranno ampliati ed aumentati, e poi potrà spostarsi sui mezzi pubblici. Ma attenzione, vogliamo che il trasporto pubblico venga utilizzato non solo nel comune di Genova ma anche in tutto il bacino metropolitano. La nostra politica tariffaria si fonda proprio su questo, perché abbiamo lanciato titoli di viaggio che valgono su tutta la città metropolitana. Questa è la vera grande innovazione».
 

Questo ha però comportato il passaggio del biglietto unitario a 2 euro, misura che qualcuno ha avuto modo di non apprezzare, diciamo così…

«Sì, però c’è un corrispettivo nell’ampliamento del servizio. Prima si pagava un biglietto di 1,5 euro per girare nella sola area urbana di Genova. Oggi viene offerto un biglietto a 2 euro e quindi è stato effettuato rispetto alla sola area urbana un incremento di valore del 33% ma a fronte di un incremento del servizio che l’azienda offre ben oltre il 33%, sia in termini di durata, perché l'abbiamo allungata, sia in termini di servizi che l’azienda offre. Quindi non c’è solo un incremento di prezzo ma anche un incremento dei servizi offerti».


Giuseppe Failla - Graduated in law, he began his carees as a correspondent for local publications in 1994 in Milan, where he works on the Tangentopoli affair, too. After a long time as a free lance he arrives in one of the major Italian radio and later he joins a financial newsroom, where he is editor in chief, today. He contributed for a long time with Il Foglio, Riformista, Indipendente and Panorama. He is also a media training teacher, today.

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