Dopo aver raggiunto il record storico nel 2023, gli aeroporti italiani incrementano ancora le prestazioni nei primi otto mesi del 2024 nel traffico passeggeri. Il ritorno ai livelli annuali pre-pandemia appare ormai consolidato in Italia, primo paese europeo investito quattro anni fa dalla crisi sanitaria e passato dal minimo di 100mila viaggiatori dell'aprile 2020 in pieno lockdown a un top di 23,5 milioni lo scorso agosto, mese tradizionalmente di punta per i traffici nei cieli del Belpaese.
Come accennato, il trend di crescita copre l'intero periodo da gennaio ad agosto: ci sono stati 146,9 milioni di passeggeri per un aumento dell'11,6% rispetto lo stesso periodo del 2023. A due terzi dell'anno in corso, la rotta sembra essere quella giusta per superare di slancio i numeri dell'annata scorsa che aveva sfiorato i 200 milioni di viaggiatori, primato storico di 197,2 milioni nei 12 mesi, superando del 2,1% il 2019, anno dell'ultimo record ancora non influenzato dalla crisi pandemica.
Il traffico nel dettaglio
Più passeggeri con meno aerei, a fronte di un numero inferiore di movimenti (-2,6%) rispetto al 2019 (1,6 milioni di unità). I velivoli hanno viaggiato con un tasso di riempimento più efficiente rispetto al passato, favorendo benefici in termini ambientali. Movimenti che, a far data agosto 2024, sono aumentati dell'8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.
E, se la fase di ripresa post-Covid aveva visto il ruolo centrale del mercato domestico, il 2023 segna il pieno recupero del segmento internazionale, la parte più qualificante del traffico aereo, con 128 milioni di passeggeri, lo 0,1% in più sul 2019. Tale dato continua a crescere nel 2024 del 14,8% (anno su anno) nei primi otto mesi (98,1 milioni di unità), accompagnato dal dato nazionale con un +5,6% (48,4 milioni).
Nello stesso periodo, le merci aviotrasportate sono state 824.670 tonnellate, in aumento del 17,9% rispetto all'anno precedente. Il settore cargo viene tuttavia da un 2023 in leggera flessione, influenzato dal contesto economico e geopolitico, con 1 milione di tonnellate movimentate, -1,5% sul 2019 e -1,6% rispetto al 2022. Lo scalo di Milano Malpensa vanta la leadership nazionale per il traffico merci, processando il 65% delle merci avio del paese, seguito dagli scali di Roma Fiumicino, 18%, Venezia, 4,2% e Bologna, 4%.
Un aeroporto da record
Il primo posto nel traffico passeggeri spetta invece all'aeroporto di Roma Fiumicino, che nel 2023 ha accolto 40,5 milioni di viaggiatori, con un aumento del 25,6% rispetto al 2022 e dell'11,0% rispetto al 2019. La tendenza alla crescita prosegue nel 2024, già arrivato alla quota di 32,8 milioni di viaggiatori e +24,9% anno su anno nei primi otto mesi. A questo risultato hanno contribuito giornate da record, come il 14 luglio scorso quando lo scalo capitolino ha registrato il primato di 176mila passeggeri transitati in un solo giorno.
L’aeroporto Leonardo da Vinci è uno tra i più importanti scali aeroportuali al mondo e il più grande hub italiano di riferimento per il traffico internazionale e intercontinentale, con i suoi 29 chilometri quadrati, dove operano circa cento compagnie aeree. Oltre alle mete estive più battute del Mediterraneo lo scalo ha di recente aperto nuovi collegamenti come Smirne, Norimberga, Hannover e Brest. Tra le mete extra europee New York si conferma invece la top destination, mentre emergono di nuove destinazioni di punta come Riyadh, Accra e Dakar.
Inaugurato il 15 gennaio 1961, l'aeroporto romano ha sempre saputo rinnovarsi. In quaanto a sostenibilità, è stato il primo aeroporto a ottenere la certificazione Level 4+ “Transition”, il livello più alto del programma “Airport Carbon Accreditation - ACA” promosso da ACI Europe, basato sulla riduzione delle emissioni dirette e indirette di CO₂ negli aeroporti.
Nel 2024 si è qualificato per il settimo anno consecutivo come il migliore in Europa, primo nella categoria degli hub con oltre 40 milioni di passeggeri, ottenendo per l'ennesima volta il Best Airport Award assegnato da Airport Council International (ACI) World, che misura in modo indipendente il gradimento dei passeggeri nei principali aeroporti del mondo. Il premio non è l’unico assegnato al sistema gestito da Aeroporti di Roma. Per la prima volta, infatti, anche il Giovan Battista Pastine di Ciampino è stato decretato “miglior aeroporto in Europa tra i 5 ai 15 milioni di passeggeri”.
Nuove sfide
Nel primo semestre dell'anno l'Italia ha registrato il tasso di crescita più alto nel traffico aereo in Europa meglio di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna, sia per la componente rotte che quella terminale. Sono numerose tuttavia le sfide che si stagliano all'orizzonte a livello europeo i cui effetti si riverberano sui cieli dello Stivale: dalla carenza di personale, eredità del periodo pandemico, agli eventi meteorologici estremi, che costringono a modificare le rotte intasando i corridoi di volo con aumenti di ritardi per le difficoltà nelle operazioni di terra e voli cancellati, dalla minaccia cyber all'instabilità geopolitica.
Uno scenario via via più complesso che nei prossimi anni offrirà un notevole stress test in particolare per l'Italia, che dovrà affrontare la gestione di grandi eventi di richiamo globale che attireranno un maggior numero di visitatori sui principali hub aeroportuali, Roma con l'avvicinarsi del Giubileo 2025, Milano e Venezia con le Olimpiadi inviernali di Milano-Cortina del 2026.